Chiropratica significa praticare con le mani. Si tratta di una terapia che ha come scopo quello di favorire il corretto funzionamento del sistema nervoso e, di conseguenza, dell’intero organismo grazie alla correzione di disfunzioni bio-meccaniche della colonna vertebrale.
La chiropratica nasce negli Stati uniti all’inizio del 19º secolo ed è stata ideata da un massaggiatore dell’epoca, David Palmer.
La terapia chiropratica si focalizza sulle disfunzioni bio-meccaniche della colonna vertebrale. La colonna vertebrale è composta da diversi segmenti. Due vertebre adiacenti formano, tramite delle scanalature, un canale da cui fuoriesce un nervo spinale che va a innervare tutti i muscoli e organi facenti parte di quel segmento, portando e ricevendo informazioni da esso. Nel caso in cui le due vertebre adiacenti non abbiano una posizione statica o dinamica corretta, avviene una compressione del nervo spinale, che risulta danneggiato nella sua funzione. Come conseguenza vengono alterate anche le funzioni di muscoli, organi, visceri e cute da esso innervati. La compressione porta inoltre il dolore localmente.
La ridotta mobilità di due terzi gradi accenti viene definita dal chiropratico una “sublussazione vertebrale”.
Se esiste una sublussazione, la colonna perde la propria normale flessibilità. Questo può portare a rigidità, tensione muscolare, dolore e riduzione della performance, oltre a compromettere il funzionamento dei nervi spinali. Ne conseguono una diminuita flessibilità e coordinazione, dolori e disfunzioni degli organi, oltre a posture scorrette causate dal dolore e da tentativi di compensazione.
I sintomi di una sublussazione vertebrale possono essere:
– Dolore acuto o cronico a carico del collo della schiena
– Riduzione della performance
– Riluttanza al movimento, salire le scale, saltare sui posti alti (es. divano, auto)
– Manifestazione di dolore durante alcuni movimenti o quando l’animale viene preso in braccio
– Irregolarità nell’andatura non identificabile con una zoppia, ambio, andatura lenta, unghie usurate su uno o più arti
– Ipersensibilità alla palpazione in alcune zone del corpo
– Granuloma da leccamento su una o più gambe
– Otiti o infezione delle ghiandole anali ricorrenti
– Posizione alterata quando seduto (si siede su un lato invece che in modo simmetrico)
– Si sdraia solo su un lato
– Incontinenza urinaria o fecale
– Disfunzioni degli organi interni
Se viene identificata una sublussazione, la restrizione sarà rimossa e verrà ristabilita la normale posizione vertebrale, restituendo il movimento fisiologico dell’articolazione.
Il riallineamento è ottenuto mediante l’uso delle mani o delle dita del dottore, che effettuerà un movimento breve, rapido e molto preciso nella direzione del piano articolare.
La chiropratica è un trattamento molto specifico e dedicato. Lo scopo del trattamento e quello di correggere sublussazioni della colonna e degli arti per agire in modo positivo sul sistema nervoso.
A differenza di altri metodi di manipolazione non specifici, la chiropratica non provoca eccessiva trazione su legamenti, lavora all’interno dei limiti anatomici di un’articolazione e delle sue strutture di supporto.
La maggior parte degli animali mostrano miglioramenti significativi dopo i primi trattamenti. Per ottenere una risoluzione dei problemi cronici solitamente è necessario più tempo e più trattamenti.
Pazienti con problemi cronici come artrosi dell’anca o spondilite, dove la restrizione del movimento è conseguente alla patologia, rispondono molto bene alla terapia di supporto fatta ogni 2/6 mesi.
Lo scopo della terapia chiropratica è quello di ripristinare la corretta mobilità delle articolazioni intervertebrali e permettere la normale funzione nervosa.
Quando si può usare la terapia chiropratica:
– In caso di trauma spinale
– Spondiloartrosi alla colonna o artrosi a carico degli arti
– Sindrome della cauda equina
– Sindrome di Wobbler
– Discopatia
– Granuloma da leccamento
– Nel caso di artrite croniche per mantenere uno stato di salute nel resto del muscolo-scheletrico
– Nevralgia del nervo sciatico
– Infezione ricorrente delle ghiandole anali o otiti
– Incontinenza quando questa è causata da sublussazioni lombari
– Iper o ipo sensibilità di una zona cutanea
– Zoppia non definita. Questa può essere dovuta a sublussazione a carico degli arti o della colonna
– Nei cani sportivi per ottimizzare la performance
– Negli animali anziani
– Come terapia preventiva per mantenere un buono stato di salute